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Diritto all'oblio Oncologico - Cos'è e cosa cambia?

Eugenio

30 lug 2023

Approvata la proposta di legge sul diritto all'oblio per pazienti oncologici.

Il diritto all'oblio di cui si parla ormai da tempo in ambito di privacy web e che si è concretizzato ancora di più con il GDPR, da oggi è diventato realtà anche in ambito sanitario, nello specifico per quanto riguarda pazienti oncologici.


Dopo anni di dibatitti sull'argomento viene finalmente a concretizzarsi a favore del diritto delle persone che sono state in passato pazienti oncologici a superare in maniera non solo clinica ma anche sociale la propria malattia.


Infatti per diritto all'oblio oncologico si intende «il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica, nei casi di cui alla presente legge» e tutto questo con le finalità "di escludere qualsiasi forma di pregiudizio o disparità di trattamento".


Nella pratica ad oggi, nella vita di tutti i giorni, ci si imbatte in domande come quella "Hai avuto diagnosi di malattie oncologiche?" se si vuole per esempio accedere ad una poliza assicurativa: bene, da oggi si ha il diritto a non fare menzione della passata malattia, trascorso un congruo periodo di tempo dalle terapie, semplicemente perché non è più rilevante.


Per congruo periodo di tempo si è stabilito che si tratta di dieci anni dal termine delle cure attive, senza episodi di recidiva, per gli adulti e cinque anni per i tumori insorti prima dei 21 anni d’età. Secondo le stime saranno almeno 1 milione di persone a beneficiarne in italia.


Il testo è il risultato dell'unificazione e della sintesi di ben nove proposte di legge presentate da vari partiti e dal CNEL, un lavoro condotto dalle deputate e relatrici Maria Elena Boschi (PD) e Patrizia Marrocco (FI). Il 26 luglio ha ottenuto l'approvazione in Commissione Affari sociali e il 3 luglio ufficialmente dall'aula di Montecitorio.


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